IL GRANDE CINEMA
DI ENNIO MORRICONE

Regia: Paolo La Farina

Interpreti: Paolo La Farina, Paola Sperati

Armonica: Marco Marino
Voce: Alessandra Sini

Organizzazione: Patrizia Velardi

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Sinossi

Otto film e otto indimenticabili colonne sonore del grande Maestro Ennio Morricone!

Sono rivissuti attraverso l’interpretazione attoriale di otto monologhi portati in scena da Paolo La Farina e Paola Sperati, e attraverso la musica dal vivo in una particolare e straordinaria versione interpretata con l’armonica da Marco Marino! Non mancano interventi cantati dalla voce di Alessandra Sini.

Si apre con il film “MISSION” con l’Inno all’Amore, brano tratto dalla Lettera di San Paolo ai Corinti.

Si prosegue con “C’ERA UNA VOLTA IL WEST” con un brano toccante della protagonista.

Si passa poi a “GIU’ LA TESTA” ambientato durante la rivoluzione messicana, in cui un “eroe per caso” approccia, a modo suo, il tema della Rivoluzione.

Rimaniamo in America, New York 1920 con il film “C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA”. Le bande di giovani immigrati diventano vere e proprie organizzazioni malavitose, ma l’animo del protagonista rimarrà romanticamente legato al suo amore d’infanzia.

Dell’America di quegli anni è anche la storia di due emigrati italiani SACCO E VANZETTI. Serpeggia un fondo di profondo razzismo verso gli immigrati, che aggravato dalle loro idee anarchiche ne determinerà la condanna a morte per reati inesistenti. Bartolomeo Vanzetti pronuncia, durante il processo, un famoso discorso di condanna alla società americana dell’epoca.

Cambiamo atmosfere, siamo su un grande transatlantico con il film “LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO”. Un uomo nato a bordo della nave, diventato un grandissimo pianista e mai sceso a terra ne è il protagonista. Un suo amico raccontandone la storia farà una riflessione sul senso della vita.

1964 siamo in Italia con il film “LA CALIFFA”. Tra scontri sociali molto duri e violenti, emerge la storia di una donna straordinaria che riveste diversi ruoli contrapposti e difficili. Nel monologo portato in scena, se ne delinea la particolare figura.

Lo spettacolo si chiude con un momento onirico di “NUOVO CINEMA PARADISO” con una fiaba narrata dal vecchio operatore del cinema, ormai cieco, al giovane e promettente amico e futuro regista di successo.